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Il mio romanzo dedicato alla lettura: Le rocambolesche avventure di una lettrice compulsiva

Titolo: Le rocambolesche avventure di una lettrice compusiva

Autore: Mariachiara Cabrini

Editore: Ilmiolibro.it

Trama: “Il lettore compulsivo è un animale letterario che pascola prevalentemente in librerie e biblioteche. Si nutre di parole scritte ed è molto vorace. Ottimo cacciatore, può fiutare un buon libro anche a metri di distanza. Ha un’ indole piuttosto calma, ma può diventare aggressivo se qualche commesso osa dirgli che il libro che cerca non è disponibile.”

Le rocambolesche avventure di una lettrice compulsiva, si distacca dai miei libri  precedenti per il taglio autobiografico. Nasce da una rubrica che tengo sul mio blog,  http://weirde.splinder.com/, dove racconto le mie avventure e disavventure di lettrice accanita. Visto il successo di questa piccola rubrica su internet, seguita da tanti lettori compulsivi che si sono rispecchiati nella mia situazione, felici di scoprire di non essere gli unici ad amare i libri così tanto, ho deciso di raccoglierne tutti post in un libro, sperando di fare cosa gradita a tutti gli amanti dei libri che così potranno leggerla in versione cartacea.  

Indice dei capitoli del libro:

1. CHI E’ IL LETTORE COMPULSIVO ?
2. IL LETTORE COMPULSIVO ED I LIBRI
3. LE CINQUE REGOLE D’ORO DEL LETTORE COMPULSIVO
4. IL LETTORE COMPULSIVO E LA DISPOSIZIONE DEI LIBRI
5. IL LETTORE COMPULSIVO ANIMALE LETTERARIO
6. IL LETTORE COMPULSIVO E LA RICERCA DEL LIBRO PERDUTO
7. IL NEMICO DEL LETTORE COMPULSIVO: LA MENSOLA
8. IL LETTORE COMPULSIVO E LA LIBRERIA
9. I TRAUMI DI UNA LETTRICE COMPULSIVA
10. CIRCOSTANZE E TEMPI DI LETTURA DI UNA LETTRICE COMPULSIVA
11. IL LETTORE COMPULSIVO E I LIBRI DI SUCCESSO                   
12. I CRUCCI DI UN LETTORE COMPULSIVO
13. LE TENTAZIONI DIGITALI DI UNA LETTRICE COMPULSIVA
14. IL LETTORE COMPULSIVO E GLI EBOOK
15. IL LETTORE COMPULSIVO E GLI  E-READER
16. IL LETTORE COMPULSIVO E LA LETTURA IN LINGUA
17. IL LETTORE COMPULSIVO E LA BIBLIOTECA
18. IL LETTORE COMPULSIVO E I GRUPPI DI LETTURA
19. IL LETTORE SCAMBISTA
20. IL LETTORE COMPULSIVO E GLI SCRITTORI
21. IL LETTORE COMPULSIVO ED IL NATALE
22. IL LETTORE COMPULSIVO E LE VACANZE ESTIVE
23. UN LETTORE COMPULSIVO  A LONDRA E PARIGI
24. PERCHE’ LEGGIAMO?

Dove comprare il libro:

E’ in vendita sul sito Ilmiolibro.it, qui:

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=612901 

Sul sito Feltrinelli:

http://www.lafeltrinelli.it/

E nelle librerie Feltrinelli su richiesta.

Booktrailer:



 

Estratto dal libro:


CHI É IL LETTORE COMPULSIVO ? 

Così come esistono i malati di shopping, le pazze per i cosmetici o lo shopping e i maniaci della tecnologia che devono sempre essere i primi ad impossessarsi dell’ultimo modello di cellulare, esistono anche i maniaci del libro. Sono un numero molto inferiore rispetto alle altre categorie, ma sono più agguerriti che mai.
Dicasi maniaco del libro o lettore compulsivo, quella persona che non riesce ad entrare in un a libreria e ad uscirne senza comprare minimo un libro. Quella persona che i libri deve annusarli, soppesarli, leggerli e rileggerli e collezionarli con amore, senza mai fermarsi. Sono lettori compulsivi coloro che leggono un numero di libri impressionante all’anno, pensano sempre, o quasi, ai libri, vivono i libri, si innamorano dei personaggi dei libri, e parlano sempre di libri.
Io sono una di loro, e voi?
Maniaci del libro si nasce, ma anche si diventa e non è mai troppo tardi per ammalarsi di questa magnifica malattia. Di solito però, è durante l’infanzia e i primi anni di scuola che tutto si decide. Impariamo a leggere e scopriamo i libri, e lì vediamo se sarà amore per tutta la vita, oppure no.
Io imparai a leggere a cinque anni, mia madre mi insegnò per disperazione credo. Adoravo già i libri ancora prima di saper leggere e adoravo che mi leggessero i libri di favole. Continuamente. Più e più volte, sempre le stesse storie. I miei  genitori avevano ormai a nausea  le mie storie preferite, ma io non me ne stancavo mai. In particolare, ricordo ancora che adoravo un libricino che raccontava di un bambina di nome Sofia e del suo bassotto. Mio padre me l’avrà letto centinaia di volte, e non ne poteva davvero più, così visto che ormai lo sapeva a memoria, fingeva di leggerlo, ma in realtà chiudeva gli occhi, sonnecchiava e riassumeva, e io lo sgridavo, poiché volevo lo leggesse veramente parola per parola. Insomma fin da piccola ero una vera lettrice compulsiva, pur non sapendo ancora leggere.
Una volta poi che iniziai a leggere da sola, i miei genitori furono liberi e tirarono un sospiro di sollievo, non dovevano più leggermi ogni giorno sempre gli stessi libri, ma poi iniziai a tormentarli affinché mi comprassero libri ogni volta che uscivamo… Sapendo leggere potevo guardare i libri nelle vetrine, leggerne le trame e volerli.
Insomma i miei caddero dalla padella alla brace poverini. E quello fu solo l’inizio, più crescevo, più leggevo e più scoprivo sempre nuovi libri, grazie anche alla scuola e ai miei professori.
Si nasce lettori, o lo si diventa? Come inizia l’amore per i libri? Domande difficili, a cui è difficile dare risposta. Io posso solo parlare per me stessa, il mio interesse è sbocciato ancora prima di leggere, ma sarebbe sbocciato se non fosse stato nutrito?
Credo di dover ringraziare anche le mie maestre elementari, i miei professori delle medie e delle superiori, se oggi sono un’accanita lettrice, infatti, i loro consigli riguardo i libri mi hanno spesso aperto gli occhi su nuovi generi di cui poi mi sono innamorata.
Alle elementari mi hanno fatto leggere i classici libri per ragazzi, Piccole donne, Piccole Donne Crescono, Una ragazza fuori moda, Senza famiglia, Tom Sawyer, ma anche altri libri meno canonici, come ad esempio Triremi contro Serse, di Luciano Soldan, il primo romanzo storico che ho letto, e Il popolo del Tappeto, di Terry Pratchett, il mio primo libro fantasy.
Alle scuole medie mi hanno fatto leggere Il gabbiano Jonathan Livingston, Madame Bovary e molti altri libri classici, ma i libri che mi hanno più segnato a quell’età sono stati:
Il mondo di Sofia, di Jostein Gaarder: che mi ha fatto scoprire il mondo della filosofia che avrei cominciato a studiare poi al Liceo.
Il signore degli Anelli, J. R. R. Tolkien: capolavoro fantasy che mi ha legato sempre di più a questo genere letterario che amo ancora oggi, mentre tanti lettori lo snobbano come se fosse inferiore agli altri generi.
La figlia della luna, di Margaret May: libro che ho molto amato e che mi ha introdotto al mondo soprannaturale delle streghe.
Alle scuole superiori sceglievo già da me i libri, leggevo Jane Austen, Banana Yoshimoto e Isabella Allende, ma i miei professori mi fecero conoscere: Hyperion, di Dan Simmons: che mi ha fatto amare la fantascienza e mi ha spinto poi a leggere Asimov.Il nome della rosa, di Umberto Eco: capolavoro di ricostruzione storica. Umiliati e offesi, di Fedor Dostoevskij: che mi ha introdotto alla letteratura russa, di cui poi ho amato sopra ogni altro libro Guerra e Pace. 
E’ grazie a tutti questi professori, è grazie alla scuola, se oggi leggo tutti i generi di libri, è grazie a loro se ho potuto scoprire così tanti grandi autori e mi riempie di tristezza vedere come oggi i ragazzi cerchino di scansare i compiti a casa e di non leggere i libri che gli vengono assegnati a scuola.
Ogni volta che visito Yahoo answers mi viene quasi da piangere nel vedere tutte le richiese di riassunti già pronti, tutti i siti che forniscono capitoli, riassunti, schemi, di libri già fatti e pronti per essere scaricati. Gli studenti sembrano non volere più leggere e quel che è peggio non si rendono conto di cosa stanno perdendo e buttando al vento. E forse non sapranno mai di aver gettato via l’opportunità di leggere qualcosa di meraviglioso

Recensioni del libro:

“Leggendo questo libro mi sono resa conto con enorme sollievo di non essere l’unica che annusa le pagine dei libri perchè oltre che leggeli mi piace l’odore che si emana dalla loro pagine, di non essere l’unica ad avere l’impulso incontrollabile di entrare in una libreria e di non uscirne mai con le mani vuote ma cariche di tesori inesplorati da poter leggere, di non essere l’unica la cui vita notturna (o sonno) è minacciata da due mensole stracariche di libri in doppia fila posti proprio all’altezza della testa e pronti a rololarmi addosso schiacciandomi, di non essere l’unica a non spolverare per pigrizia la libreria che poi si ritrova inevitabilmente sepolta dalla polvere (ci metto mano solo una volta l’anno ^^), di non essere l’unica a cercare di fare sempre più spazio per i  miei libri anche se inevitabilmente prima o poi saremo io e la mia famiglia ad essere costretti a sloggiare da casa nostra per far loro spazio, di non essere l’unica che si ritrova in libreria a rimettere  a posto o a riallineare i romanzi un po in disordine, di non essere l’unica a detestare i commessi che ti seguono dappertutto assillanti senza lasciarti un po’ di spazio… Potrei continuare fino all’infinito ma vi rovinerei la lettura e rischierei di risultare un po’ ripetitiva (più di quanto non lo sono stata già) con tutti quei “di non  essere l’unica” che ho inserito nella recensione. Insomma leggendo questo libro, attraverso la scrittura fluida e spiritosa di Mariachiara e grazie ai numerosi episodi da lei descritti, mi sono scoperta una lettrice compulsiva. E voi? Consigliato? Si! In particolare a tutti coloro che appartegono a questa razza spero non ancora in estinzione.”

Il magico mondo dei libri 

Dopo “La Fiamma del Destino”, prima parte di una trilogia fantasy, Mary ritorna con un libro completamente diverso, di carattere autobiografico, che con il suo stile frizzante strizza l’occhio al chick-lit. Nata come una divertente rubrica in cui raccontava ai lettori le sue (dis)avventure di lettrice compulsiva, questa raccolta di post è diventata un divertente libro, con cui identificarsi e prendersi in giro. 
Ventiquattro sono i capitoli che compongono questo libro- Ventiquattro sfaccettature del lettore compulsivo (o maniaco lettore), che estende la sua passione per i libri alle librerie, veri e propri paesi dei balocchi per qualcuno come lui; ai mobilifici, che vendono scaffalature illimitate per contenere i propri amati amici di carta; al computer, infinito mare in cui pescare offerte vantaggiose e tesori introvabili. Naturalmente, tutto ruota sempre intorno al libro. Mariachiara parla di sè stessa, ma estende la sua analisi ad un gruppo più nutrito di persone che come lei vedono in quella raccolta di pagine ed inchiostro qualcosa di più: nuovi mondi di cui scoprire le leggi, personaggi da amare e odiare, avventure da vivere, misteri da risolvere, posti da visitare. Con il suo stile scanzonato ed ironico, la Cabrini dipinge un quadro preciso e completo di coloro che hanno fatto della lettura il loro hobby e svago principale e ne vanno (ovviamente) orgogliosi. 
Naturalmente, anch’io faccio parte di questa categoria: nella mia borsa c’è sempre un libro o l’ebook, se devo scegliere tra lo spostarmi in autobus o in treno, preferisco il secondo perché così posso leggere senza avere la nausea, ogni libreria mi attrae come un miraggio di salvezza e non importa che non abbia soldi con me, girellare tra gli scaffali, sfogliare le pagine, valutare trame e copertine mi piace comunque e mi rilassa.
Quindi sì, lo ammetto e lo dichiaro (fieramente) a voce alta, SONO UNA LETTRICE CONPULSIVA!” 

Diario di Pensieri Persi

Il nuovo romanzo di Mariachiara Cabrini questa volta punta sull’ironia e sull’antropologia culturale. Perchè “antropologia”? Semplice. In questo libro l’autrice analizza, descrive e ci parla di una classe di esseri umani particolarmente complessi, un po’ di nicchia ma uniti fra loro e sempre pronti ad ammettere nuovi adpeti: i lettori compulsivi. Nato grazie all’omonima rubrica periodica che è possibile trovare sul suo blog “L’arte dello scrivere, forse“, il romanzo si cimenta con ironia – e autoironia! – nella difficile missione di rendere “comprensibile”, al resto del mondo, questa particolare classe di persone. I lettori compulsivi, fortemente sottovalutati, vengono spesso snobbati dalle altri classi ma loro, incuranti, tirano avanti fra le loro mille manie e convinzioni. Sarà divertentissimo leggere delle lotte continue della – povera – autrice con le mensole e la disposizione dei libri. Del suo desiderio di curare al massimo i suoi adorati “piccini” e della mania di non spostarli mai dai loro posti di sempre, perchè, si sà, dopotutto ormai quell’angolino in alto, della libreria, è diventata la sua “casa”. Non possiamo spostarli più sotto! E che dire dei mille ingegnosi modi per aumentare fino all’impossibile lo spazio adibito ai nostri piccoli amici – che spesso tanto piccoli non sono! – che con gli anni diventano sempre di più mentre lo spazio, ahimè!, è sempre lo stesso? Per un lettore compulsivo leggere questo piccolo libro sarà un piacere e si ritroverà a sorridere o sussultare sulla sedia pensando “Allora non sono solo io!”. Ci renderemo conto che tutti, più o meno, abbiamo delle piccole manie inconfessabili e che alcune, alla fin fine, tanto inconfessabili non sono… C’è e ci sarà sempre qualcuno più fissato di noi. O forse no. Non tutto il romanzo, però, si ferma all’oziosa e divertente catalogazione di questi esseri misteriosi, gli spunti, piuttosto seri, di riflessione sono sempre presenti, almeno per noi lettori conpulsivi! Il mistico problema dei titoli italiani, assolutamente e tragicamente incomparabili con quelli originali. Il secolare dubbio sul perchè mai, le case editrici italiane, non si degnino di mantenere le copertine straniere che sono, al 99% delle volte, migliori sotto tutti i sacrosanti punti di vista. Questi sono solo alcuni dei temi sollevati e, in ogni caso, l’autrice presenta esempi concreti e pratici con tanto di nomi e titoli ben precisi. Non le manda certo a dire! C’è da dire che, in questi casi, la lettura risulta agevole solo per un lettore compulsivo perchè riesce a comprendere veramente il messaggio dell’autrice e la maggior parte dei fatti concreti descritti, come il famoso caso dei titoli assurdi scelti dalla Rizzoli per la saga della Confraternita del Pugnale Nero (J.R.Ward). A parte questo particolare la lettura resta sempre agevole, fresca e piacevolissima in tutti i suoi aspetti. In quanto lettrice compulsiva non posso che sorridere, delle mie stesse fissazioni, e consigliare questo libro a tutti i miei simili!”

Scrittevolmente

“Questo libro è divertentissimo. L’autrice racconta molte vicende che l’hanno vista come protagonista in cui un vero lettore compulsivo non può non ritrovarsi: ad ogni capitolo che leggevo mi dicevo “Dai anche a me è successo!, Anche per me è così!” e via dicendo. I vari capitoli affrontano i temi che sono più cari al lettore: si passa dall’ottimizzazione dello spazio (sempre limitato) nelle librerie, al costante pericolo di ritrovarsi sommersi da mensole stracariche di libri fino ad un, a mio avviso, molto utile test per capire a quale livello di lettura in lingua il lettore sia. Si parla poi di e-book, biblioteche, commessi negligenti e chi più ne ha più ne metta; diciamo che Mariachiara è riuscita a delineare alla perfezione i tratti che caratterizzano un pò noi tutti lettori compulsivi, e le sono grata di questo perchè è riuscita a farmi ridere di me stessa e delle mie “manie” letterarie 🙂 Insomma, ve lo consiglio caldamente.”

I love books

Questa terza fatica di Mariachiara è una vera e propria analisi dei lettori compulsivi che vengono descritti in ogni particolare e che ho trovato incredibilmente realistica e molto divertente.Ok, dopo aver letto questo libro in poco piú di un’ora ho pensato: “Oddio sono anche io una lettrice compulsiva!!”. Incredibile ma vero non me ne ero mai resa conto, credevo che molte cose che faccio abitualmente fossero “normali” ma poi ripensandoci e vedendo il tutto da un altro punto di vista (quello di mia madre in effetti) , ho capito che sono una orgogliosissima lettrice compulsiva e che lo saró per moooolto mooolto tempo ancora!Cosa mi ha fatto capire che sono una lettrice compulsiva? Bé ecco le mie personali confessioni:Dicasi maniaco del libro o lettore compulsivo, quella persona che non riesce ad entrare in un a libreria e ad uscirne senza comprare minimo un libro. Quella persona che i libri deve annusarli, soppesarli, leggerli e rileggerli e collezionarli con amore, senza mai fermarsi. Sono lettori compulsivi coloro che leggono un numero di libri impressionante all’anno, pensano sempre, o quasi, ai libri, vivono i libri, si innamorano dei personaggi dei libri, e parlano sempre di libri. Quasi tutto di questa affermazione per me è assolutamente vera!Ogni volta che entro in una libreria ne esco almeno con un tascabili(bisogna sempre risparmiare! ).Adoro i libri antichi e il loro odore, che a molti non piace, leggo tanti libri ogni anno e ho notato che piú il tempo passa e piú il numero aumenta a dismisura,infatti grazie ed Anobii riesco ad avere il conteggio totale anche del numero di pagine lette.C’è il lettore compulsivo che ama annusare i libri nuovi, chi ama sentire sotto i polpastrelli la carta e sfogliare le pagine, chi vuole libri solo con copertine intonse ed integre in tutto e per tutto, chi non piegherebbe un orecchia ad una pagina nemmeno sotto tortura. I miei libri sono assolutamente intonsi, puliti, senza piega e in libreria prendo sempre i libri meno toccati e meno rovinati e uso assolutamente segnalibri( ne ho tantissimi). Sogno proibito di ogni lettore compulsivo è possedere una villa od un castello, non per vivere nel lusso o possedere una piscina megagalattica. No. Lui vuole una enorme stanza adibita a sua biblioteca personale. Ebbene si nella mia futura casa ci sará una stanza solo per i libri e sará fantastica(ovviamente avró anche un sistema di pulitura  automatica)!! Creatura poco sociale e poco incline a prestare ad altri i suoi libri, il lettore compulsivo non disdegna però di riunirsi periodicamente agli altri suoi simili in occasioni speciali, quali, presentazioni librarie, fiere del libro e mercatini dei libri usati ed antichi. Ama, leggere e parlare di libri, e consigliare libri agli altri della sua specie è per lui un istinto irresistibile.  Prima di tutto odio prestare i miei libri perché proprio quando li consegno a coloro che non sono lettori compulsivi inizio a chiedermi: quanto tempo lo terrá?(e faccio un calcolo medio del tempo), lo tratterà bene? mi fará pieghe?E ovviamente esattamente 1 ora dopo averlo consegnato mi verrá una insensata voglia di rileggerlo anche se l’ho appena finito….  Mi piace andare alle fiere e proprio di recente ho fatto un lungo viaggio con la mia amica Isy per andare a Torino alla fiera del libro e la prossima tappa sará Bologna. Per quanto riguarda l’ultimo punto adoro consigliare libri e recensirli e proprio per questo motivo ho aperto questo blog e condivido questa sfrenata passione con Isy. Oltre a questo si parla di mensole e librerie e dell’eterna lotta che il lettore ingaggia contro questi mobili,della loro sistemazione metodica, parla degli ebook e degli ereader, delle biblioteche e degli scambi e tanti altri argomenti in cui ho ritrovato me stessa. Questo breve saggio mi è davvero piaciuto molto e quindi assegno 5 meritatissime stelline sia per i contenuti che per l’ironia con cui vengono raccontati degli episodi realmente accaduti vella vita dell’autrice.”

Bookland

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